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Ecco come non segarti l’autostima alla fine del percorso E’ Ora di Amare!

Alla fine di questo nostro lavoro ti segnalo diverse emozioni che potrebbero accaderti e che se non riconosciute ti potrebbero portare a svalutare il grande lavoro fatto: la paura del fallimento, il riemergere del senso di solitudine, lo sconcerto di fronte alle scelte che vorresti fare ma che ancora non sono mature, il riacuirsi di vecchi meccanismi. Ecco, questi sono solo esempi. Aggiungo anche che potresti notare strane reazioni delle persone che conosci o che frequenti.

Forse ti è capitato che alcune persone, con il labbro teso e tirato quasi fino sotto al naso, ti dicono che ti trovano cambiata, o cambiato. Magari queste persone sono più d’una e il loro modo di fare forse non ti arriva del tutto amichevole o gioioso come tu desidereresti. Alcune altre persone semplicemente spariscono, altre compaiono. Questo andirivieni potrebbe insospettirti e indurti a mettere in discussione la bontà del tuo effettivo cambiamento. 

Desidero dirti dal profondo del cuore che va tutto bene anche se qualche cosa sembra tornare indietro o se qualcuno si allontanerà. 
Quanto più le persone intorno a te rilevano un cambiamento di qualche tipo tanto meglio è per te.
Qualcuno lo rileverà in termini positivi, magari notando che sei più distesa o rilassato, forse anche quasi felice! Qualcuno ti guarderà con un occhio sospettoso e incerto, magari mal celando la sua invidia.

Queste emozioni, e certe situazioni, anziché denotare un fallimento, sono invece segnali di riuscita del percorso E’Ora Di Amare. Significano che il percorso ha intaccato alcune tue strutture profonde.

Ora ti racconto cosa ho imparato e che potrà aiutarti a non lasciare che vecchi schemi divorino le tue conquiste segando la tua autostima.

1)

Quando sei in fase di trasformazione cambi la tua energia, il tuo modo di fare e perfino le espressioni del tuo viso. Coloro che vivono vicino a te abitualmente: amici, colleghi, familiari, hanno costruito una abitudine alla tua energia, al tuo modo di fare e di reagire. 

Sei eri depressa si sono “tarati” per reagire ad una persona depressa, se incerta magari sono abituati a reagire in modo direttivo, se eri lamentosa forse forse sono diventati evitanti.

Comunque sia stato il tuo atteggiamento, gli altri erano, rispetto a te, in una abitudine comportamentale che ora sono costretti a rivedere anche se inconsciamente. 

Come (spero) ricorderai certe emozioni sono primitive, istintive, non razionali né tantomeno spirituali.  Esse sono legate al sistema lotta/fuga del tipo se vince lui perdo io. Il sistema sottile avverte chi ti sta di fronte che il suo sistema di reazione a te deve essere cambiato. Chi è più protettivo verso di sé, sarà sospettoso verso di te, chi invece più evoluto animicamente sarà contento oppure semplicemente aperto al tuo cambiamento. 

Porta pazienza dunque quando noterai atteggiamenti di questo tipo e cogli l’occasione per rassicurare chi ti sta intorno che “va tutto bene”, che sei amichevole, che vuoi loro bene.

Diversamente se invece desiderai prendere le distanze da qualcuno, credo tu oggi abbia più strumenti di ieri per riuscire a proteggerti meglio.

2)

Quando cambia la tua struttura caratteriale, quella parte più antica costituita dal clan familiare o che tu stessa, o tu stesso, hai adottato nei primi anni di vita per conquistare il mondo e difenderti dal mondo, si ribella. Quella parte di te che ha deciso l’uomo, o la donna, con cui stare in base a rigidi schemi costruiti in anni di fantasie e aspettative, oggi non ne vuole sapere per niente di deprogrammarsi e di rinnovare le sue modalità. Sarà facile per questa antica forma del tuo carattere farti credere che vuoi ancora l’uomo, la donna, di prima o che tu magari correggendo i “tuoi errori” TU stesso come plastilina, possa diventare colei o colui che l’altro si aspettava.

Fermati  e osservati.

Sappi che questi sono gli attacchi di una struttura perdente. È perdente perchè è stata messa in crisi dalla luce che hai intravisto in numerosi passaggi del percorso.

Sono sicura che ricordi quando hai individuato attraverso la Scena Madre la radice di tanti comportamenti che ti hanno fatto sentire infelice e che si sono protratti per tanti anni. Sono altresì certa che ricordi bene il ritrovamento delle TUE qualità emerse per effetto della relazione amorosa. Tutti questi fattori devono essere integrati nel tuo nuovo assetto caratteriale. Ci vuole tempo e pazienza per integrarli e ci vuole abilità a riconoscere “gli attacchi” della vecchia struttura a quella nascente. Le parti in cambiamento del vecchio carattere possono essere da te personificate come nemici o resistenze ma quelle parti stanno solo chiedendoti di conservarle, di non essere espulse da te. Esse vogliono solo conservare se stesse. Non sono parti cattive o malefiche.  No. Sono solo schemi che stanno diventando fragili e la fragilità, ricordalo, spesso si arma di rabbia, resistenza e ottusità.

3)

La stessa fine del percorso, o l’avvicinarsi di tale fine, potrebbe scatenare in te le stesse emozioni che provavi all’inizio. Anche questo è un modo normale di reagire soprattutto se sei stata preda di meccanismi autosvalutanti quali l’inadeguatezza, la sfiducia o la paura che sono i classici sentimenti legati alla sindrome da abbandono.

Hai timore di perdere un appoggio, un riferimento o magari anche solo semplicemente una abitudine che hai provato piacevole o confortante, perciò un modo di chiedere aiuto è stare peggio.

Si, è vero. 

Non ci sarò nella forma che abbiamo sperimentato insieme in questo lungo e intenso viaggio. Ma non sparirò del tutto. Mi potrai leggere e telefonare o scrivere. Potrai ricordare le cose condivise. 

***

Il suggerimento che ho da darti, è di relazionarti con amore verso te stessa o te stesso.
Usa l’amore per te come una crema, un balsamo, un babbà al rum servito nella migliore pasticceria napoletana. 

Quanto più le cose ti vanno male tanto più hai bisogno di amarti, di essere tollerante, gentile con i tuoi sentimenti più faticosi perchè, ormai lo sai, questi sentimenti sono lì per difenderti.

L’importante è fare sì che il tempo della difesa non si protragga oltre il limite della stretta necessità, impedendoti di spostarti su altri versanti di possibilità per te stessa, o te stesso.

Ti passo una preghiera che mi ha aiutata tanto nei momenti di passaggio. 

L’ho ricevuta dall’abate di una chiesa copta e te la trasmetto nella lingua con cui è stata trasmessa a me. 

Qu’au nom del Dieu tout puissant
l’Archange Michael soit a ma droite,
l’Archange Uriel soit a ma gauche,
l’Archange Raphael soit devant moi,
l’Archange Gabriel derriére moi.
Que la gloire de Dieu tout puissant
repose sur ma tête.
Que le Seigneur Jesus abite dans mon coeur.
Que l’esprit saint éclaire mes pas.
Alors il ne me sera fait aucun mal.
Je ne ferai aucun mal
Et je ne me ferais pas de mal.

Nel Nome di dio onnipotente
l’Arcangelo Michele sia alla mia destra
L’Arcangelo Raphael sia davanti a me
l’Arcangelo Uriel sia alla mia sinistra
L’Arcangelo Gabriele sia dietro di me.
Che la gloria di dio onnipotente sia sulla mia testa.
Che il Signore Gesù abiti il mio cuore.
Che lo Spirito Santo rischiari i miei passi.
Allora non mi sarà fatto alcun male.
Io non farò del male
e non mi farò del male. 

*

Ecco mi pare tutto per ora.
Come sempre un abbraccio stratosferico!!
Olivia

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