Tradimento
Questionario per autoanalisi
1. Cosa ti manca del tuo partner (o ti è mancato)? Specifica bene: azioni, qualità, caratteristiche personali, visioni del mondo …
2. Quale tipo di persona sta con una persona che tradisce?
Per rispondere in modo utile a questa domanda è necessario che tu non sia nella parte emotiva della “tradita”.
Se non riesci a mollare il troppo carico emotivo, rispondi a questa domanda come se tu fossi il personaggio di una commedia. Inventa la storia di una persona tradita. Potresti anche prendere ad esempio qualcun altro, di cui sai che è tradito e rispondere come se tu fossi lei. Puoi anche usare anche una storia che conosci, anche solo in modo letterario.
3. Come reagisci quando perdi qualcosa? … un oggetto, un’occasione o altro.
4. Cosa provi quando si rompe qualche cosa?
5. Come reagisci quando qualcuno ti dice di fare qualcosa?
6. E se nel dirlo usa un tono di comando?
7. Come reagisci se qualcuno ti dice anche come farlo? Cambia qualcosa? Cosa cambia?
8. In che parte del corpo avverti il dolore emotivo del tradimento?
9. Per favore spiegami che differenza trovi fra “dirigere” qualcuno e “comandare” qualcuno.
10. Descrivimi la prima volta che hai provato vergogna.
11. Descrivimi cosa provi pensando al tuo sentimento di vergogna.
12. Ci sono particolari situazioni, anche non legate alla relazione, che ti mettono in “allerta” o in ansia?
13. Ti senti più amica di te stessa o più nemica di te stessa?
14. Scrivimi il dialogo interno, che più spesso hai in mente, ora che stai soffrendo per un tradimento. Quelle frasi che fanno corto circuito nella tua mente.
Prima di seguitare a leggere per favore rispondendi alle domande.
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Ho trascritto alcune delle frasi che ho sentito dire più spesso da persone che hanno subito il tradimento del partner. Alcune sono quelle che “sentivo” io.
Potresti per favore aggiungere le tue?
Non me lo aspettavo
Non posso crederci
La sincerità è sempre stata la base del nostro rapporto
Ho perso la fiducia
Io non posso perdonare
Io posso perdonare
Ha implorato perdono ma io non cedo
Striscerei ai suoi piedi
Mollo tutto e scappo via
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Una cosa poco considerata è la circostanza che la radice del dolore da tradimento è sempre erotica, e questo non vuol dire che sia necessariamente sessuale.
L’energia del tradimento, infatti, si muove anche quando riguarda un’amicizia, o il lavoro professionale.
Per relazione erotica intendo intima, vicina al cuore, carica di emozioni.
L’erotismo ha molte facce: è una energia densa e vitale che aggancia alla vita, è lo sprone della creatività, delle manifestazioni artistiche, dei sentimenti di meraviglia e sorpresa.
Il piacere di assistere ad un tramonto dai mille colori è erotico.
In quanto profondamente erotico il tradimento è uno dei sentimenti più profondi che si possano provare. A volte anche più dell’unione provata con il partner per cui soffri ora.
Ecco perché si rimane visceralmente legati ad un partner anche se è infedele.
Ecco perché capita che il tradimento rinsaldi, paradossalmente, la relazione.
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I sentimenti connessi con la frustrazione da tradimento sono:
• il rifiuto del rifiuto
• l’ansia quale memoria attuale per un dolore passato che è rimasto “congelato”. Un precedente lutto emozionale, rifiutato, non elaborato.
• il senso di colpa, che porta con se una memoria infantile adolescenziale
Il tradito “scopre” il tradimento. il tuo “Sherlok Holmes” interiore è sempre in azione quando nella coppia compare l’ombra del tradimento. Sospetto, curiosità morbosa, controllo, insicurezza, deficit di attenzione sono alcuni degli effetti collaterali.
Ora ti faccio una domanda scomoda.
Quanta parte di te ha “preso gusto” (un gusto dal dubbio piacere ma pur sempre un gusto) a cercare le tracce della vita erotica del tuo partner? Quanto ti agganciano le immagini dell’intimità del tuo partner con un’altra persona?
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Secondo la mia esperienza personale e in base ai tanti racconti che ho ascoltato nella mia vita professionale ho spesso avvertito che la persona che viene ripetutamente tradita cerca un partner cui affidare la propria lealtà in un patto eterno, che non subisca condizioni, che sia “sicuro”.
Ti risuona?
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Adesso ci tengo a dirti una cosa molto importante.
Il vero oggetto del tradimento non è la relazione e non è nemmeno il tuo partner ma è la credenza di poter rendere felice qualcuno che, per effetto del tuo renderlo felice, possa fare felice anche te.
Questa credenza si instaura generalmente nella relazione con il genitore di sesso opposto, raramente con il genitore dello stesso sesso.
Padre e madre sono gli “oggetti” nascosti del patto di felicità che lega due persone che hanno una relazione d’amore.
Quanto più non si sia riusciti a “rendere felici” papà e mamma, tanto più l’obbligo di far felice il compagno si fa cogente. Spesso inconsapevole ma tenace e vincolante ben oltre l’amore che si nutre per il partner.
Ecco come si sviluppa il meccanismo dell’insostituibilità reciproca.
Papà e mamma non sono sostituibili.
Il credere di essere essenziale, diventa anche credere che l’altro sia essenziale.
Ho osservato che spesso la persona che subisce il tradimento a volte è stato un sostituto affettivo del genitore di sesso opposto.
Madri scontente che si sono attaccate ai figli maschi.
Padri che si sono spinti nel territorio erotico delle figlie facendole diventare Eterne Principesse (mai Regine).
Molti bambini che hanno dormito a lungo con i genitori hanno sviluppato il bisogno di essere essenziali, insostituibili.
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Chi soffre di tradimento ha centrato sul proprio valore personale tutto il peso della relazione.
Per questo il dolore in caso di tradimento è fortissimo, perché tocca l’orgoglio più profondo: la percezione del valore di sé.
Spesso la reale mancanza dell’altro e la sua reale mancanza, è sofferta meno delle perniciose fantasticherie sul tradimento che si ripetono incessantemente.
Quanta parte di orgoglio c’è nella tua radice emozionale in questo momento che soffri per un tradimento? Io credo molta.
La ferita da tradimento non lascia liberi né sé ne l’altro. Vincola, chiude, soffoca, non fa respirare.
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Il tradito solitamente ha molte aspettative verso se stesso e gli altri e, facendo il “generoso”, credendosi insostituibile, ha abdicato alla responsabilità di se stesso maturando l’dea di avere diritto ad un prezzo per la sua abnegazione.
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La vendetta, cui spesso il tradimento porta, è una reazione all’offesa.
È la falsa riappropriazione del potere nella relazione.
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L’atteggiamento caratteriale del tradito è il controllo, la cui radice è la paura.
Ecco alcuni dei suoi tratti comuni:
Impazienza
Diffidenza
Collera
Esigenza di fare velocemente
Necessità di controllare il futuro e prevedere eventi
Pavidità (perciò mollano, lasciano il loro territorio)
Si fa carico delle sue “colpe” in modo manipolatorio e ricattante.
Metodi per risolverla
1. mantenere stabile l’attenzione su uno scopo positivo
2. riconoscere il dubbio fecondo da quello che avviluppa nella non azione
3. confrontare le paure con la vera realtà della situazione
4. riconoscere il dubbio sulla possibilità di ricevere aiuto
5. sapere quando il pensiero si sostituisce agli impulsi e lasciarsi lo spazio di sentire gli impulsi
6. riconoscere quando i complimenti mettono in ansia più che dare piacere
7. riconoscere la sfiducia verso le reazioni viscerali a vantaggio di quelle intellettuali
8. porre attenzione agli atteggiamenti di megalomania[1], per esempio trasformando il processo di cambiamento in qualche cosa di estremamente difficile. Oppure finendo in ragionamenti “cosmici”
9. Correggere la tendenza al rinnegamento dell’altro che, improvvisamente è un malato uno che non vale niente, uno di cui non si vuole più sapere niente.
10. Evitare di sconfessare la bellezza della relazione avuta o di ciò che ne rimane. Ricorda che buttare via tutto significa buttare te stessa.
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Spero che questo scritto ti abbia aiutata a centrare con più chiarezza e ad andare in profondità al tuo dolore scoprendone alcune radici profonde.
Me lo auguro perché, in fondo ad ogni dolore, si trova la gemma di quella parte del tuo futuro che ti sta aspettando da tempo come persona più libera e più amorosa.
Con amore
Olivia
PS Se vuoi approfondire la ferita da tradimento ti consiglio il libro “Le cinque ferite” di Lise Bourbeau
[1] Megalomania: tendenza a presumere esageratamente le proprie possibilità economiche, intellettuali o animiche traducendosi in atteggiamenti o comportamenti di burbanzosa prosopopea.